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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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De Natura Deorum, I, 24
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originale
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[24] Admirabor eorum tarditatem, qui animantem inmortalem et eundem beatum rutundum esse velint, quod ea forma neget ullam esse pulchriorem Plato: At mihi vel cylindri vel quadrati vel coni vel pyramidis videtur esse formosior. Quae vero vita tribuitur isti rutundo deo? Nempe ut ea celeritate contorqueatur, cui par nulla ne cogitari quidem possit; in qua non video, ubinam mens constans et vita beata possit insistere. Quodque in nostro corpore, si minima ex parte significetur, molestum sit, cur hoc idem non habeatur molestum in deo? Terra enim profecto, quoniam mundi pars est, pars est etiam dei; atqui terrae maxumas regiones inhabitabilis atque incultas videmus, quod pars earum adpulsu solis exarserit, pars obriguerit nive pruinaque longinquo solis abscessu; quae, si mundus est deus, quoniam mundi partes sunt, dei membra partim ardentia partim refrigerata ducenda sunt.
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traduzione
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24. per ora mi limiter? ad esprimere il mio stupore di fronte alla stupidit? di coloro che attribuiscono forma
sferica ad un essere fruente di vita immortale e felice solo perch?, secondo Platone, non esisterebbe altra figura
geometrica pi? bella di questa. Per quanto mi concerne, le mie preferenze vanno invece al cilindro, al quadrato, al cono,
alla piramide. Inoltre, in che cosa consiste la vita di codesto dio rotondo? Certo in una rotazione tanto veloce, che non
se ne pu? neppure concepire l'uguale. Ma come possa concepirsi in un tal genere di vita uno stato di equilibrio spirituale
e di perfetta felicit? non riesco proprio a comprenderlo. E perch? mai ci? che ci molesta, anche se riguarda una parte
minima del nostro corpo, non dovrebbe riuscire molesto anche alla divinit??
La terra infatti, per il fatto stesso di essere parte dell'universo, ? anche parte di Dio. Eppure vediamo grandissime
regioni della terra incolte e inabitabili, in parte perch? bruciate dalla eccessiva vicinanza del sole, in parte perch?
irrigidite dalle nevi e dai ghiacci, data la sua eccessiva distanza. Ma se il mondo si identifica davvero con dio e queste
regioni, in quanto parti del mondo, sono membra di Dio, saremo costretti ad ammettere l'assurdo che esse siano in parte
preda di un ardente calore, in parte di un freddo eccessivo.
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